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martedì 18 giugno 2013

IL RISVEGLIO STA ESPLODENDO

Tenetevi pronti, dati scientifici alla mano il risveglio di coscienza globale da ieri 17 Giugno 2013 è in crescita esponenziale!

Prima di cominciare è d’obbligo un ringraziamento enorme a Tanja,RIsveglioDiUnaDea e Alfred  opptitaliache mi hanno messo a conoscenza di questo sviluppo enormemente significativo.
In sostanza la novità è questa che il Global Consciouness Program(progetto svolto nei laboratori dell’universita di Priceton, Princeton Engineering Anomalies Reserch, PEAR) ha rilevato negli ultimi mesi un significativo e sempre maggiore aumento nella coerenza dei numeri prodotti dai generatori di numeri casuali.
Nel mio libro (scritto nel 2008) avevo ipotizzato che un evento del genere avrebbe fatto da catalizzatore per enormi cambiamenti positivi che in seguito si sarebbero verificati e che ci avrebbero letteralmente condotto verso la Nuova Era. Avevo anche predetto che tale innalzamento nella coscienza avrebbe mitigato gli effetti di catastrofi geologiche che altrimenti avrebbero dovuto affliggere in maniera drastica il  pianeta.
Grazie agli studi di Greg Braden poi si è scoperto di come la coscienza collettiva, la cui coerenza è efficacemente studiata e quantificata dal Global Consciouness program, sia direttamente collegata con il magnetismo terrestre e che questo sia legato alla geologia stessa del nostro pianeta. In poche parole con i nostri pensieri influenziamo la realtà e la stiamo cambiando in meglio e questo ora è dimostrato.
Tutto sta cambiando e presto ne vedremo i risultati.

Per capire meglio cosa questo significhi vi lascio ai video e alla lettura di alcuni estratti dal mio libro Lo specchio del pensiero avvertendo che nel libro avevo ipotizzato il verificarsi di un evento (l’apertura della grande piramide) che avrebbe innescato il cambiamento; ma questo evento non è affatto necessario, mi è servito soltanto per spettacolarizzare la narrazione.
Nicola Zegrini

Il PEAR si occupava, in poche parole, dello studio della coscienza e dell’interazione di essa con il mondo fisico; si facevano molto spesso esperimenti  di  telepatia  e comunicazione  a  distanza (…)
Il centro era famoso per aver scoperto e dimostrato, alcuni decenni prima, che il pensiero umano è in grado di influenzare un particolare apparecchio elettronico: il generatore di numeri casuali. Precisamente, quando un osservatore si concentrava sul congegno questo non produceva più numeri casuali ma numeri con un certo legame tra di loro. La cosa più interessante però era quello che era avvenuto durante alcuni eventi di particolare rilevanza mondiale come, ad esempio, la morte di lady Diana o l’attacco alle torri gemelle dell’undici settembre 2001: gli apparecchi, sistemati in vari parti del mondo, avevano cominciato a far registrare un comportamento anomalo alterando la casualità dei numeri prodotti. Come se particolari stati di coscienza della collettività potessero influenzare il comportamento di tali dispositivi elettronici. La cosa più incredibile che si era verificata con l’evento delle torri gemelle, era che l’alterazione del funzionamento dell’apparecchio era avvenuta anche alcune ore prima dell’avvenimento stesso, facendo impazzire gli operatori che cercavano di trovare una spiegazione all’insolito effetto. Alcuni pensavano che il pensiero stesso di coloro che stavano progettando il fatto aveva generato un caso di telepatia o, più precisamente, sincronicità con la coscienza collettiva, la quale aveva poi provocato una perturbazione nel macchinario stesso.
Anche quello che era avvenuto due giorni prima nella piana di Giza aveva provocato l’anomalo effetto sul generatore di numeri casuali, la cosa nuova però era il perdurare di tale effetto: erano passate più di sessanta ore dall’avvenimento ma l’anomalia sul dispositivo, a differenza di quello che era avvenuto con altri eventi di rilevanza mondiale, non accennava a diminuire. Era come se, stava riflettendo Patrick, l’avvenimento del Cairo avesse creato un’alterazione permanente nella coscienza dell’umanità a livello globale.
(…)
«Da anni si parla di un indebolimento del magnetismo terrestre, è dall’inizio del secolo scorso che, grazie a strumenti sofisticatissimi, si è potuto constatare che questo fenomeno, cioè il magnetismo, và via via calando di intensità. Si pensava che questo indebolimento potesse portare il campo ad azzerarsi totalmente fino ad invertire la sua polarità, è un fenomeno che è successo moltissime volte nella storia e le pietre vulcaniche presenti in ogni parte del mondo ce ne danno la conferma. Negli ultimi tempi il nord magnetico del pianeta si è più volte spostato, al punto tale da obbligare le linee aeree a resettare periodicamente le proprie bussole. Si ritiene quindi che uno spostamento del polo magnetico sia la fase che precede direttamente l’inversione dello stesso. Secondo alcuni studiosi, e io ero tra questi, un indebolimento del genere avrebbe dovuto culminare con l’inversione che si era prevista per la fine dell’anno 2012, con conseguenze imprevedibili.»
Fabio aveva già sentito parlare di questi argomenti, lo spostamento del polo nord magnetico poteva essere la causa delle catastrofi che, si prevedeva, avrebbe potuto verificarsi per la fine dell’anno duemiladodici. Anche Lui si era interessato moltissimo di questo negli ultimi anni, ma preferiva lasciare continuare Patrick.
«A sostegno di quelle tesi vi era anche il fatto che, in quell’anno, il nostro sistema solare si sarebbe allineato con l’eclittica della via lattea  e questo avrebbe portato il nostro campo magnetico alla diretta influenza del campo magnetico della galassia stessa con probabili conseguenze sulla terra. La cosa più stupefacente è che i Maya, come gli Hobi e molte altre popolazioni antiche conoscevano questa data e ciò che essa avrebbe portato, per questo i Maya avevano collocato nel 2012 la data in cui terminava il loro calendario.»
La hostess stava intanto servendo la colazione.
«Come ben sappiamo, amici, l’inversione di cui vi ho parlato, non è mai avvenuta e l’intensità del magnetismo della terra ha smesso la sua fase discendente per stabilizzarsi a un certo punto. Ma la cosa più sorprendente è che si è scoperto come il magnetismo sia collegato, anch’esso, con la coscienza umana.»
L’argomento ora si faceva davvero interessante, Fabio non aveva mai sentito parlare di questo collegamento, rimase immobile con il suo cornetto in mano ad ascoltare le parole di Patrick.
«È stato scoperto la mattina dell’undici settembre 2001, quando due satelliti geostazionari: il GOES 8 e il GOES 10 hanno evidenziato un forte picco d’intensità nel campo geomagnetico terrestre, esattamente quindici minuti dopo che un aereo di linea colpisse la prima torre.»
Patrick fece una pausa per consentire agli altri due di assimilare per bene le sue parole. Bevette una lunga sorsata del suo succo d’arancia e riprese.
«È davvero difficile non trovare similitudini tra questa scoperta e quella che è stata fatta dal mio laboratorio di Princeton con il generatore di numeri casuali, soprattutto se si tiene conto che, in entrambi i casi, un’anomalia del genere si era verificata in precedenza con un altro evento che aveva avuto un grandissimo impatto emotivo sull’opinione pubblica: la morte di Lady Diana.»
Era stupefacente, stava pensando Fabio, non credendo quasi alle proprie orecchie, era la prova tangibile che la coscienza umana potesse avere un impatto misurabile sulla realtà fisica.
Patrick continuava la sua spiegazione.
(…)
Patrick guardò i suoi interlocutori in volto uno per uno per verificare l’impatto che le sue parole potevano avere avuto.
«Capite dove voglio arrivare?» Chiese poi.
La risposta fu negativa da entrambe le parti.
«Il fatto che la coscienza umana, in determinate circostanze, abbia un effetto diretto sulla realtà che ci troviamo di fronte e sul geomagnetismo terrestre può significare che con un sentimento collettivo di una certa intensità possiamo salvare il pianeta dalla catastrofe.»
Come a sottolineare l’importanza delle parole che erano appena state dette, l’aereo cominciò a sobbalzare, la voce del comandante annunciava una turbolenza chiedendo a tutti i passeggeri di sedere con le cinture allacciate.
«Lo abbiamo visto nei giorni scorsi: a parte il maremoto di questa mattina e alcune altre scosse, la quantità e l’intensità dei fenomeni distruttivi che stavano avendo luogo a partire dal 2010 si è leggermente ridotta a seguito dell’evento che si è verificato al Cairo.»
Patrick diede un ultimo sorso alla propria bevanda.
«Quello che credo è che l’intensità del campo magnetico terrestre possa essere in diretta correlazione con gli eventi catastrofici che si verificano nel pianeta.»
L’aereo stava sobbalzando notevolmente.
«Con i nostri sentimenti abbiamo impedito un massiccio abbassamento del magnetismo oltre la soglia minima che avrebbe causato l’inversione dei poli magnetici e sicuramente anche lo Zed ha avuto la sua parte nel verificarsi o non verificarsi di questi avvenimenti.
(…)
«Se ben guardiamo questo è lo stesso insegnamento che dà il testo.»
Prese poi a citare a memoria alcuni brani che Fabio aveva tradotto:
L’assenza di giudizio più portare l’umanità all’illuminazione
l’uomo comprenderà di essere un tutt’uno con gli altri uomini
l’uomo comprenderà che è nell’unione che realizzerà sé stesso
nell’accettare di essere parte di un tutto’.
«Capite? Il messaggio è sempre lo stesso, è quello che ci voleva trasmettere Michelangelo nell’affresco della cacciata dal paradiso terrestre: con il cogliere il frutto del giudizio del bene e del male l’uomo si è preso il diritto di giudicare e, se ben guardiamo il giudicare significa scindere, separare, allontanare il diverso. L’immagine dipinta da Michelangelo, invece, ci insegna che non è così, che non c’è separazione, che il bene e il male sono soltanto due facce di un’unica realtà, basta pensare al serpente tentatore e all’angelo che, nell’affresco, sono impersonati dallo stesso individuo. È proprio questo l’insegnamento, quello che ha cercato di darci il grande artista italiano e quello che è rimasto celato per millenni in una stanza chiusa all’interno della grande piramide di Giza: che non esiste separazione, che ogni cosa è parte di un’altra, che ogni persona è parte di un’altra persona e che tutto è parte del tutto, e quel tutto non è altro che Dio.»
Patrick stava annuendo, era entusiasta della spiegazione dell’amico. Albert riprese:
«Questo è anche l’insegnamento di Ermete Trismegisto nella sua tavola smeraldina dove è scritto: ‘Ciò che è in alto è come ciò che è  basso e ciò che è in basso è come ciò che è in alto per fare i miracoli della cosa una’.»
Patrick volle continuare il discorso:
«È la compassione e la solidarietà il sentimento che ci fa sentire tutti uniti, quello che abbiamo provato tutti il giorno in cui sono crollate le due torri gemelle a New York: è quello che, grazie alla forza del pensiero crea un campo che unisce tutte le nostre anime e ci avvicina alla nostra essenza, all’essere parte della Matrix Divina, ed è proprio quello che ci sta salvando dalle catastrofi che erano state predette per la nostra epoca.»
La perturbazione era passata, il velivolo si stava avvicinando a destinazione, Patrick continuò.
«Sono convinto che è questo quello che scopriremo all’interno della stanza, che è questo quello che si intende per chiave della salvezza:L’essere tutti uniti, il sentirsi parte di un’unica entità, comunque la si voglia intendere, come universo, umanità, Matrix Divina o Dio. Solo quando l’uomo comprenderà di essere parte di qualcosa più grande di sé e di essere un tutt’uno con l’universo potrà avere la salvezza. È questo che ci dicono le scritture, e solo quando l’uomo comprenderà questo l’umanità potrà fare un salto immenso verso una nuova era. E quello sarà il ritorno all’età dell’oro.»
Il comandante aveva annunciato l’inizio della discesa verso l’aeroporto di El Cairo. Fabio si sorprese a desiderare che quella potesse essere la tappa finale del loro viaggio, ma nello stesso tempo si accorse che si sentiva davvero bene, sereno e infinitamente orgoglioso per l’impresa che stava per compiere.
Patrick fece un momento di silenzio, giusto il tempo di allacciarsi le cinture e subito riprese, sempre più colmo di zelo per quello che stava dicendo.
«Vi rendete conto di quello che stiamo vivendo? Questa è l‘epoca più entusiasmante della storia conosciuta. Per la prima volta l’umanità si trova a un livello di sviluppo tale da portarla a comprendere quello per cui i più grandi pensatori di tutto il mondo e di tutte le epoche, per millenni, si sono scervellati. Lo sviluppo ci ha portato a un punto in cui, con la scienza, possiamo comprendere ogni campo dello scibile umano, dalla filosofia all’astronomia, alla geologia fino ad arrivare alla religione. Con la scienza ora possiamo comprendere il significato degli insegnamenti che le antiche scritture ci hanno tramandato con le più svariate popolazioni. Forse ci troviamo a un punto tale da evitare una catastrofe planetaria come quelle avvenute numerose volte nella storia del nostro pianeta. Mi riferisco, per esempio, allo sprofondamento di Atlantide o al diluvio universale. Per la prima volta abbiamo la scienza a confermarci che è la nostra coscienza che muove tutto, il nostro pensiero.
Per la prima volta riusciamo ad avere una conferma di quello che i grandi filosofi del passato: da Ermete Trismegisto a Platone, fino ad arrivare a Giordano Bruno avevano intuito. Loro questa realtà la sentivano ma non la capivano. Noi dopo secoli, o anche millenni, nei quali abbiamo smesso di sentire per avere una percezione soltanto della dura materia ci siamo trovati questa realtà di fronte, come essa appariva nei nostri laboratori, allora ci siamo ricordati di quello che i grandi pensatori avevano intuito. Ma per la prima volta sappiamo che tutto ciò corrisponde a verità.
La realtà non è altro che lo specchio del pensiero, e finché riusciremo, nei nostri pensieri, a sentirci sereni e uniti tra di noi non potrà accaderci più nulla di spiacevole. Se riusciremo ad allontanare il giudizio e la separazione dai nostri pensieri riusciremo a condurre il nostro mondo verso un progresso senza precedenti nella storia conosciuta.»

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