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martedì 25 giugno 2013

Scandaloso: ecco i mega-yacht che non pagheranno tasse grazie al “decreto del fare” FOTOGALLERY

Oceanis 55 Beneteau
Nel 2003 era stata abolita la tassa di stazionamento, perché ci si era resi conto che costava più di quello che incassava e che servivano incentivi per rivitalizzare l’industria nautica. Nel 2011 la tassa è stata reintrodotta come tassa di possesso (dopo un primo tentativo di farne una tassa di stazionamento anche per gli stranieri) e il suo gettito è stato molto modesto e largamente inferiore alle aspettative e anzi ha favorito la fuga delle imbarcazioni verso l’estero e la paralisi totale del mercato interno già provato dai numerosi controlli in mare, tornato ai livelli di fatturato di un quindicina di anni fa e destinato, se gli indicatori industriali sono coerenti, a peggiorare ancora.

Il provvedimento inserito nel pacchetto del “fare” cancella la tassa per le unità sotto i 14 metri di lunghezza e lo dimezza per quelle tra 14 e 20 metri.
Un passo avanti anche la possibilità di noleggiare la propria imbarcazione senza troppe formalità fino a un valore complessivo di 60 mila euro anno, realizzando qualcosa che somiglia all’affitto della seconda casa al mare quando non si utilizza. Questo è ampliamento del correttivo applicato l’anno scorso della legge del 2003 che separava le carriere delle barche (a beneficio delle società di noleggio) rendendo praticamente impossibile l’affitto della propria barca da parte degli armatori.
Non saranno provvedimenti che riportano l’industria nautica ai valori del 2008, visto che nel frattempo ha perso molte imprese e si stimano 18000 dipendenti diretti e indiretti, ma certamente a qualcosa serviranno. Quanto denaro serve per navigare? In questa situazione di mercato depresso con 30 mila euro o poco più si può acquistare una barca a vela di 12-30 metri che ha trent’anni. Una buona barca di serie della stessa misura nuova e quindi di design moderno ha un prezzo base di circa 160 mila euro più Iva, cercando il lusso si raddoppia e anche più. Le barche a motore costano di più.
Atlantis 34 - Poco più di dieci metri per questo motoscafo che costa 190 mila euro più Iva. È una barca che assolve diverse funzioni, ben progettata per vivere molto all'aperto.
First 40.7 Beneteau - Uno dei dodici metri più diffusi è ora molto richiesto sul mercato dell'usato. Tre cabine e un bagno, prezzi a partire da 65 mila euro per i modelli più vecchi.
Oceanis 55 Beneteau - Molto dotato, un appartamento sul mare, tassa dimezzata per questo 17 metri francese cui non manca nulla se non un prezzo alto e irraggiungibile.
Rivarama - Una delle icone del design nautico italiano, con il marchio più prestigioso che abbiamo. Quasi quattrodici metri con un prezzo non per tutti a partire da 1.200.000 euro
Swan 60 - Una delle più prestigiose barche a vela, quasi una entry level per il cantiere finlandese, diciotto metri e tassa dimezzata per un prezzo di listino che parte da 2.800.000 euro.

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