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lunedì 24 giugno 2013

Obama: un piano nazionale contro i cambiamenti climatici

Un piano nazionale per ridurre l’inquinamento e prepararsi all’impatto deicambiamenti climatici. È l’annuncio di Barack Obama che, con un messaggio via Twitter e un video, ha spiegato di voler presentare una serie di misure straordinarie a tutela dell’ambiente, pur non entrando nei dettagli, che saranno svelati durante la sua visita alla Georgetown University prevista per domani.
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Gli Stati Uniti hanno posto, come obiettivo a medio termine, la riduzione dei gas serra del 17% rispetto ai livelli del 2005: Barack Obama è l’unico Presidente ad aver dedicato buona parte del suo discorso di inaugurazione ai temi del cambiamento climatico. Nel video, postato su su WhiteHouse.gov, Obama spiega: “Nel mio discorso di insediamento, ho promesso che l’America avrebbe risposto alla crescente minaccia dei cambiamenti climatici per i nostri figli e le generazioni future. Gli USA hanno bisogno di un piano nazionale per ridurre l’inquinamento di carbonio, che prepari il nostro paese all’impatto dei cambiamenti climatici e lo guidi gli sforzi globali per combatterla.”

Nel percorso di trasformazione che porta alla riduzione dell’impatto umano sull’ambiente e sul clima, secondo Obama è necessario “un unico passo”: per ottenere risultati concreti ricercatori, agricoltori, ambientalisti, imprenditori, ingegneri e cittadini dovrebbero lavorare tutti insieme. “Questa è una sfida seria, ma è importante anche il modo in cui la adatteremo ai punti di forza dell’America. Abbiamo bisogno gli scienziati per progettare nuovi combustibili, di contadini che coltivino la terra in modo diverso, di ingegneri per ideare nuove fonti di energie e di imprese che producano veicoli e tecnologie che usino questa nuova energia. Avremo bisogno di lavoratori per costruire le basi per un’economia fondata sull’energia pulita e avremo bisogno degli sforzi di tutti i nostri cittadini se vogliamo davvero preservare le creazioni di Dio per le generazioni future.”
Secondo quotidiani e agenzie, il piano di Obama potrebbe inserire i vecchi edifici all’interno del quadro del Clean Air Act, finora valevole solo per le nuove costruzioni, inoltre ci potrebbero essere misure nette a favore della riconversione delle centrali elettriche esistenti verso le fonti rinnovabili di energia.
Obama, che ha promesso cambiamenti sostanziali già dal primo mandato, adesso ha l’occasione giusta per dimostrare che le dichiarazioni fatte non facevano parte dei “buoni propositi” elettorali: una volta archiviato il problema della rielezione e affrontato l’impatto con la crisi finanziaria, il Presidente ha ora in mano l’ultima chance per dimostrare la volontà di un cambiamento concreto.
Ma, secondo il gruppo Organizing for Action, un gruppo di sostenitori che si occupa dei temi ambientali nelle politiche del presidente, negli States si sta già preparando un’opposizione netta al suo piano, opposizione guidata dai gruppi “negazionisti”:“Alcuni possono ancora negare quello che la maggior parte della comunità scientifica afferma come vero, ma nessuno può evitare di notare l’impatto devastante degli incendi sempre più violenti, della siccità e delle tempeste più potenti che abbiamo mai visto.”

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