
“Tre anni dopo l’inizio del trial clinic, i risultati ottenuti dai primi sei pazienti sono molto incoraggianti“, ha commentato Naldini, “la terapia non e’ solo sicura, e’ efficace e cambia la storia clinica di queste severe patologie. E’ il coronamento di 15 anni di studi”. In particolare due studi – uno di Alessandra Biffi e colleghi, l’altro di Alessandro Aiuti e colleghi – hanno indicato che i vettori lentivirali derivati dall’Hiv , sviluppati a partire dal 1996 grazie a un lavoro di Naldini, sono piu’ efficaci degli altri vettori, oltre che piu’ sicuri, nella terapia genica. I ricercatori hanno rimosso cellule staminali ematopoietiche dai pazienti e usato un vettore lentivirale per introdurre un gene terapeutico. Successivamente, hanno infuso le staminali di nuovo nei pazienti. Biffi e colleghi si sono occupati di tre piccoli pazienti con leucodistrofia metacromatica, causata dala mutazione del gene ARSA: le staminali geneticamente modificate hanno espresso enzimi funzionali ARSA molto presto dopo l’infusione e le cellule hanno espresso questo enzima ad alti livelli. A distanza di due anni, la terapia ha fermato il progresso della malattia. Nel secondo studio, coordinato da Aiuti, una terapia genica simile e’ stata usata contro la sindrome di Wiskot-Aldrich, raro disordine che causa immunodeficienza, dovuto a mutazioni nel gene WAS. Anche in questo caso sono state usate staminali ematopietiche e un vettore lentivirale: i sintomi della malattia, come infezioni ed eczema, si sono attenuati o sono spariti da 20 a 32 mesi dopo la terapia genica. Inoltre, e’ stato escluso l’incremento di rischio leucemia.
Fonte: http://www.affaritaliani.it/cronache/l-aids-salva-sei-bambini120713.html?refresh_ce
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