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venerdì 5 luglio 2013

ENI, AGIP: FALLITA ANCHE L'AUTO A IDROGENO, FU SOLO SPECULAZIONE ?

FONTE: PETROLITICO (BLOG)

Un altro "futuro rivoluzionario" energetico si mostra per quel che era : probabile speculazione. Almeno 20 milioni di euro gettati al vento per un distributore e tre (!) Fiat Panda ad idrogeno finite in soffitta. Undici anni tra progetti e realizzazioni, nulla di fatto, il luogo è trasformato in DISCARICA abusiva.
Estraggo alcune frasi molto significative da questo articolo della Gazzetta di Mantova di oggi* (c'è anche una foto desolante sul loro sito...), che dovrebbero essere impresse nella mente degli adepti dell'aziendalismo praticato dalle aziende che promettono futuri radiosi (ai loro azionisti, quando va bene). Una volta pagata la commessa, intascati i profitti sul progetto, tutto smontato e buonanotte ai suonatori.
Viene pure il dubbio che in tutta questa storia non ci abbia davvero guadagnato nessuno talmente è assurda.

Il popolo brasiliano conquista le royalties del petrolio: andranno a sanità e istruzione

protesta brasile 4
La Confederation Cup è stata segnata da una lunga protesta portata avanti da tutto il popolo brasiliano. Ora il popolo ha vinto: il Senato dice “sì” e il 100% delle royalties del petrolio andranno a istruzione e sanità. Il discorso di Dilma Rousseff.

Come molti non sanno perché i canali main stream non ne hanno parlato, durante la Confederation Cup, in particolar modo durante la finale, il popolo brasiliano è sceso in piazza per protestare. E se un brasiliano rinuncia a vedere una finale di coppa in cui è coinvolta la propria nazione, vuol dire che la situazione è grave. Molto grave. Questa era la situazione durante i 90 minuti in cui il Brasile vinceva 3 a 0 contro la Spagna.

sabato 29 giugno 2013

2018, ANNO SENZA PETROLIO PER L'ITALIA

FONTE: VITA NEL PETROLITICO (BLOG)

Offro ai miei cari lettori il grafico* del giorno dalle terrificanti pagine dell'E.I.A.
Solo durante la Seconda Guerra Mondiale l'Italia ebbe un tale rapido e continuato collasso della fornitura petrolifera. Ovviamente questo crollo non è la causa di nessun problema, infatti le cose vanno ancora benissimo: la maggiorparte degli italiani non coltiva il proprio cibo ma mangia ogni giorno, non sa cucire un bottone ma ha armadi pieni di vestiti ed inoltre non sa la differenza fra un mattone ed una barra di combustibile nucleare ma vive più che altro in case ultra-moderne di cui è per altro è proprietaria.

La fine del petrolio non è e non sarà un problema per chi non ha mai voluto sapere o saper fare nulla. Questi 40, diciamo 50 milioni di incapaci supplementari che hanno calpestato i suoli italici nell'ultimo secolo se ne andranno come sono venuti, faranno rumore e scorrerà il sangue, ma poi saran millenni di silenzio.


*link: situazione energetica italiana, http://www.eia.gov/countries/country-data.cfm?fips=It

Fonte: http://petrolitico.blogspot.it/
Link: http://petrolitico.blogspot.it/2013/06/2018-anno-senza-petrolio-per-litalia.html
26.06.2013
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