Nel 2003 era stata abolita la tassa di stazionamento, perché ci si era resi conto che costava più di quello che incassava e che servivano incentivi per rivitalizzare l’industria nautica. Nel 2011 la tassa è stata reintrodotta come tassa di possesso (dopo un primo tentativo di farne una tassa di stazionamento anche per gli stranieri) e il suo gettito è stato molto modesto e largamente inferiore alle aspettative e anzi ha favorito la fuga delle imbarcazioni verso l’estero e la paralisi totale del mercato interno già provato dai numerosi controlli in mare, tornato ai livelli di fatturato di un quindicina di anni fa e destinato, se gli indicatori industriali sono coerenti, a peggiorare ancora.
Il provvedimento inserito nel pacchetto del “fare” cancella la tassa per le unità sotto i 14 metri di lunghezza e lo dimezza per quelle tra 14 e 20 metri.
Un passo avanti anche la possibilità di noleggiare la propria imbarcazione senza troppe formalità fino a un valore complessivo di 60 mila euro anno, realizzando qualcosa che somiglia all’affitto della seconda casa al mare quando non si utilizza. Questo è ampliamento del correttivo applicato l’anno scorso della legge del 2003 che separava le carriere delle barche (a beneficio delle società di noleggio) rendendo praticamente impossibile l’affitto della propria barca da parte degli armatori.
Un passo avanti anche la possibilità di noleggiare la propria imbarcazione senza troppe formalità fino a un valore complessivo di 60 mila euro anno, realizzando qualcosa che somiglia all’affitto della seconda casa al mare quando non si utilizza. Questo è ampliamento del correttivo applicato l’anno scorso della legge del 2003 che separava le carriere delle barche (a beneficio delle società di noleggio) rendendo praticamente impossibile l’affitto della propria barca da parte degli armatori.
Non saranno provvedimenti che riportano l’industria nautica ai valori del 2008, visto che nel frattempo ha perso molte imprese e si stimano 18000 dipendenti diretti e indiretti, ma certamente a qualcosa serviranno. Quanto denaro serve per navigare? In questa situazione di mercato depresso con 30 mila euro o poco più si può acquistare una barca a vela di 12-30 metri che ha trent’anni. Una buona barca di serie della stessa misura nuova e quindi di design moderno ha un prezzo base di circa 160 mila euro più Iva, cercando il lusso si raddoppia e anche più. Le barche a motore costano di più.
Fonte: ilsole24ore.com
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