È scaduto ieri il brevetto italiano per il Viagra, il più famoso farmaco contro i problemi di erezione maschile, ed è già in atto la ‘corsa’ tra varie aziende produttrici di farmaci generici per assicurarsene la produzione. Le pillole blu diventano di fatto un farmaco generico, in altre parole il citrato sildenafil (il principio attivo del Viagra) potrà essere prodotto e utilizzato da qualsiasi azienda farmaceutica. Si verrà così ad aprire un mercato fin qui monopolizzato dalla Pfizer e che solo in Italia vale circa 73 milioni di euro.
Brevettato dall’americana Pfizer nel 1996, il farmaco per la disfunzione erettile ha rivoluzionato la vita sessuale di milioni di persone ed è uno dei farmaci più conosciuti al mondo. È anche una parola ormai entrata nel linguaggio comune tanto da essere inserita come lemma nel dizionario De Mauro. La pillola blu è diventata famosa anche a causa dello ‘spamming’ su Internet, insieme alle altre due pillole – gialla (Cialis) e arancione (Levitra) – contro l’impotenza maschile, con cui condivide il mercato.
Tra le aziende farmaceutiche e pronte a sfruttare la liberalizzazione del mercato anche in Italia, ci sarebbero le branch tricolori dell’israeliana Teva, della statunitense Mylan e della controllata Novartis (Svizzera) Sandoz. In pole position anche la francese Sanofi e le italiane Doc Generici e Angelini. Proprio quest’ultima sarebbe in queste settimane al lavoro tramite la propria divisione generica per farsi trovare pronta non appena il brevetto Pfizer sarà dichiarato ufficialmente scaduto.
La storia: dal lancio ad oggi
Nei primi 14 anni dal lancio, avvenuto nel 1998, sono state consumate circa due miliardi e mezzo di pillole, pari a 6 pasticche al secondo, e 41,4 milioni di pazienti hanno provato il Viagra almeno una volta nella vita. L’Italia è il secondo paese in Europa per consumo, dopo l’Inghilterra, con oltre 60 milioni di compresse vendute in dieci anni e con una media di 4.300 pillole blu ogni 1000 uomini oltre i 40 anni.
Il consumo in Italia
Quanto al consumo a livello regionale, il Lazio è la regione italiana in testa alla classifica con più di 7,5 milioni di pillole consumate in dieci anni e una media di 6.112 pillole ogni mille uomini. A breve distanza la Toscana e l’Emilia Romagna (rispettivamente con una media di 6.004 e 5.886 compresse consumate ogni mille uomini oltre i 40 anni). Le città dove si registra il maggior consumo sono Pistoia, Roma e Rimini.
Restano in coda alla classifica le città del Sud Italia, i cui consumi si attestano su valori al di sotto della media (dati IMS Health Italia relativi al 2010). L’età media dei consumatori è 50-55 anni.
Le imitazioni
Il Viagra, introdotto in Italia nell’ottobre 1998, oltre ad essere una delle marche di farmaci più conosciute nel mondo (tanto che la Corte di giustizia europea ha negato la registrazione di marchi simili anche di recente) ha numerose imitazioni, proposte sui mercati spesso con nomi alquanto divertenti.
Si va dal Viagro, venduto principalmente su Internet, al Vigora, Proxyron e Kamagra, imitazioni a buon mercato ‘made in Asia’. Secondo le analisi della Pfizer, che da qualche mese ha cominciato a venderlo online, ogni anno si registrano 24 milioni di ricerche su Internet per comprare Viagra: ma l’80% degli acquirenti viene dirottato a siti pirata che vendono farmaci contraffatti e contengono non più del 30-50% dell’ingrediente attivo reale.
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