SAN PAOLO (Reuters) - In Brasile una serie di limitate ma violente proteste in diverse città, avvenute negli ultimi giorni, sembra indicare nel Paese un'atmosfera di crescente conflitto sociale, mentre cresce l'inflazione, aumenta la criminalità e i sondaggi vedono in calo di popolarità la presidente Dilma Rousseff.
Oggi, circa 5.000 manifestanti, tra cui parecchi studenti universitari, hanno bloccato il centro di San Paolo e hanno compiuto atti di vandalismo contro diversi edifici, causando un ingorgo. E' la quarta volta in otto giorni che si registrano manifestazioni del genere in città. E quando è intervenuta per disperdere la folla sono scoppiate le violenze, con decine di feriti e quasi 200 arresti.
Ci sono stati cortei anche a Rio de Janeiro e a Porto Alegre, e le autorità temono che la protesta possa dilagare in contemporanea con la Confederations Cup, un torneo di calcio che anticipa di un anno la Coppa del Mondo che si terrà proprio in Brasile nel 2014.
La polizia ha assunto una linea sempre più dura contro i manifestanti, utilizzando lacrimogeni e pallottole di gomma. Negli scontri sono rimasti feriti anche passanti e giornalisti.
Tra i motivi che hanno fatto scoppiare le proteste, l'aumento del 10% dei biglietti di bus e metropolitane, mentre l'inflazione corre al ritmo del 6,5% annuo.
La popolarità della presidente Rousseff ha scesa di 8 punti nei sondaggi, pur restando al 57%.
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